venerdì 12 dicembre 2014

Come il visibile scacci di colpo l'invisibile


Quello che dell'amore resta

Tutto era bello quel mattino, privo di colore. Non fu mai più così nè prima nè dopo.

Come il visibile scacci di colpo l’invisibile come
lo spettro del tuo viso lasci un alone sul mogano dei mobili.
Quanto, mio amore che amore non sei più resista
il luogo che ci accolse:
minareti con torri di ricordo, ghiaia
per dire come iniziò la storia, come si perse
come ora sia un’ombra attica, altissima, ferma sulla sua stele.

Antonella Anedda
Il catalogo della gioia
Donzelli editore 2003

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