Quello
che dell'amore resta
Tutto
era bello quel mattino, privo di colore. Non fu mai più così nè prima nè dopo.
Come il
visibile scacci di colpo l’invisibile come
lo spettro del tuo viso lasci un
alone sul mogano dei mobili.
Quanto, mio amore che amore non sei più resista
il
luogo che ci accolse:
minareti con torri di ricordo, ghiaia
per dire come
iniziò la storia, come si perse
come ora sia un’ombra attica, altissima, ferma
sulla sua stele.
Antonella
Anedda
Il
catalogo della gioia
Donzelli editore 2003
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