lunedì 7 luglio 2014

L'opera non è mai compiuta, tutto quel che creiamo è dentro di noi

L'opera non è mai compiuta. Essa ci lascia nell'incompiuto, nel cui spazio moriamo. Quel che ci rimane è solo la sua parte bianca, e non si tratta di utilizzarla, ma solo di tollerarla. Lì dobbiamo installarci. Accettare il vuoto il nulla, il bianco. Tutto quel che creiamo è dietro di noi.
Oggi io sono, di nuovo, in quel bianco: senza lingua, senza gesti, senza parole.

Edmond Jabès 
Il libro della sovversione non sospetta
a cura di Antonio Prete
SE 2005


Nessun commento: