La linea dei pini
ci ha cavati dall’onda abolita,
e intanto la diomedea tace
mimando la Murgia, non più marina.
L’altopiano è quasi una faglia
spartita tra grano e zolle
mentre
l’eucalipto sorprende
un pianto, lo raccoglie
sognandosi in rosa di salice.
Il canale del vento
s’incide nella ruga dei mulini
di un paese
che non conosce acqua
ma nel tempo è una fonte.
Camilla Miglio
Maree
Il Passo di Efesto - Poesia
Atì editore 2010
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