Tutto iniziò in una magnifica, perfetta giornata di sole. Il pomeriggio della prima domenica di luglio. Lontano, due o tre fiocchi di nuvola bianca macchiavano il cielo, come punteggiatura ben distribuita in un testo. La luce incontrastata del sole inondava senza riserve il mondo. In quel luglio sovrano, persino la carta appallottalata di una tavoletta di cioccolato luccicava nell'erba con un bagliore orgoglioso, quasi fosse un cristallo leggendario sul fondo di un lago. Se si guardava con attenzione, si avvertiva nella luminosità, come in un sistema di scatole cinesi, una luce di qualità diversa. Un concentrato di innumerevoli granelli di polline, morbidi e opachi, fluttuavano indolenti nel cielo, finché volteggiando non si depositavano sul terreno, lentamente, senza fretta...
Murakami Haruki
incipit del racconto Storia di una zia povera
I salici ciechi e la donna addormentata
traduzione di Antonietta Pastore
Einaudi 2010
2 settimane fa
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