sabato 18 aprile 2015

Scrivere è conquistarsi tutt'altro spazio

Da tempo il suo vero problema è 'come conquistarsi un pezzetto di spazio'. Certo non lo stesso spazio di Thoby che andava in treno a Cambridge, fantasticando di diventare un giorno il giudice Stephen 'con diverse pubblicazioni al suo attivo, libri di diritto, un paio di libri sugli uccelli'. Né lo stesso di George che al mattino, s'avviava verso il Ministero del Tesoro 'elegante e ben disposto, con i calzini a righe e scarpette ben lustre (...) dandosi un ultimo colpetto al cilindro con il guanto di velluto'. Era tutt'altro spazio. coincidente con porte e pareti. Con la sua stessa persona. Con la singolarità custodita fra le pieghe della persona, come un cuore nascosto. Con le parole traboccanti di quel cuore, che potevano essere dette solo a tavolino, come una scrittrice.


Grazia Livi

Le lettere del mio nome
Virginia Woolf.  Il grembo
La Tartaruga edizioni 1991

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