domenica 8 giugno 2014

Scrivere è tendere un filo d'acciaio tra una parola e l'altra

Samuel Beckett mi spiegò che quando scriveva una commedia, la vedeva come una serie di tensioni, nel senso di fili d’acciaio tesi a congiungere un’unità con quella successiva.
Così i cinque atti di un dramma di Shakespeare formano una lunga frase; una frase che accelera, rallenta, fa una pausa, ma che non si ferma mai. Quando la prima parola è pronunciata, una bobina invisibile comincia a srotolarsi.

Peter Brook 
I fili del tempo. Memorie di una vita.
Feltrinelli 2001

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