giovedì 12 dicembre 2013

Tutti noi siamo creature narrative

Siamo tutti Don Chisciotte. Io, tu, voi: tutti. Lo poteva dire a ragion veduta il suo creatore, sicuramente lo può dire Francisco Rico, a cui dobbiamo una magistrale edizione critica del capolavoro di Miguel de Cervantes. E lo possiamo dire tutti, perché la grandezza del Don Quijote de la Mancha è esattamente questa: "Rappresenta una volta per tutte il punto d'incontro della vita e della letteratura, il crocevia tra verità e finzione. Ci riguarda tutti, perché tutti noi siamo creature narrative: ci raccontiamo ogni giorno a noi stessi, tra la speranza di un domani alla misura del nostro desiderio e la nostalgia del come avrebbe potuto essere il passato, a volte fuggendo dalla realtà e altre volte fuggendo verso la realtà".
(...)
Qual è la cifra stilistica del romanzo?
"Il Chisciotte non è tanto "scritto" quanto "detto", steso senza sottostare alle costrizioni della scrittura, ma lasciando correre la penna come se fosse la voce, quindi con lo stile della lingua quotidiana e contro la lingua letteraria. Le persone e le cose, viste sotto il prisma domestico della vita, da una prospettiva familiare, vivono sul piano dell'esperienza di ogni giorno: avere elevato questa esperienza comune a norma della finzione romanzesca rappresenta un momento di capitale importanza nell'avventura letteraria europea".


Francisco Rico

frammenti dell'intervista a Benedetta Craveri
Repubblica martedì 5 novembre 

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