L'insostenibile solitudine dei barattoli secondo Ferzan Ozpetek: "Sullo scaffale del supermercato c'erano solo due confezioni. Ne ho presa una, a casa avevo la scorta. Ho camminato un po', ho fatto il giro, poi sono tornato e ho preso anche l'altra. Non volevo lasciarla sola". Il regista di Le fate ignoranti vive la vita in simbiosi. Il suo è un mondo popolato di oggetti senzienti, magnifiche presenze, amori infiniti.
(...)
"Quando ho amici a cena mi piace isolarmi. Sentire le chiacchiere in sottofondo. Mi basta sapere che ci sono". Oppure, "mi capita di entrare in una stanza dopo che è venuto a trovarmi un amico. Guardo gli oggetti rimasti, la tazzina del caffè, il cuscino spostato. Mi emozionano le tracce, l'assenza di quelle persone, che è una presenza strana".
Ferzan Ozpetek
frammenti dell'intervista di Arianna Finos
Repubblica sabato 7 dicembre 2013
2 settimane fa
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