Gente sul ponte
Strano pianeta e strana
la gente che lo abita.
Sottostanno al tempo, ma
non vogliono accettarlo.
Hanno modi per esprimere
la loro protesta.
Fanno quadretti, ad
esempio questo:
A un primo sguardo nulla
di particolare.
Si vede uno specchio
d’acqua.
Si vede una delle sue
sponde.
Si vede una barchetta che
s’affatica.
Si vede un ponte
sull’acqua e gente sul ponte.
La gente affretta
visibilmente il passo.
perché da una nuvola
scura la pioggia
ha appena cominciato a
scrosciare.
Il fatto è che poi non
accade nulla.
La nuvola non muta colore
né forma.
La pioggia né aumenta né
smette.
La barchetta naviga
immobile.
La gente sul ponte corre
proprio
là dov'era un attimo
prima.
È difficile esimersi qui
da un commento.
Il quadretto non è
affatto innocente.
Qui il tempo è stato
fermato.
Non si è più tenuto conto
delle sue leggi.
Lo si è privato
dell’influsso sul corso degli eventi.
Lo si è ignorato e
offeso.
A causa d’un ribelle,
un tale Hiroshige Utagawa
(un essere che del resto
da un pezzo, e come è
giusto, è scomparso),
il tempo è inciampato e
caduto.
Forse non è che una burla
innocua,
uno scherzo della portata
di solo qualche galassia,
tuttavia a ogni buon
conto
aggiungiamo quanto segue:
Qui è bon ton
apprezzare molto questo
quadretto,
ammirarlo e commuoversene
da generazioni.
Per alcuni non basta
neanche questo.
Sentono perfino il
fruscio della pioggia,
sentono il freddo delle
gocce sul collo e sul dorso,
guardano il ponte e la
gente
come se là vedessero se
stessi,
in quella stessa corsa
che non finisce mai
per una strada senza
fine, sempre da percorrere,
e credono nella loro
arroganza
che sia davvero così.
Wislawa Szymborska
Gente sul ponte
a cura di Pietro Marchesani
Libri Scheiwiller 1996
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