Ho sempre amato contemplare
le nuvole. Niente in natura può competere con la loro mutevolezza e la loro
scenografica teatralità. Niente possiede la stessa bellezza effimera e sublime.
Se certi meravigliosi tramonti dietro una cortina di altocumuli dovessero
dispiegarsi in cielo solo una volta ogni venticinque anni, entrerebbero senza
dubbio a far parte delle leggende di tutti i tempi. Eppure, la maggior parte
della gente sembra accorgersi appena delle nubi, quando non le considera
addirittura un difetto che compromette la perfezione di un giorno d’estate, o
una scusa per sentirsi giù di morale e «rannuvolarsi». Non c’è nulla di più
deprimente, a quanto pare, del «vedere solo nubi all'orizzonte». Alcuni anni fa
decisi che bisognava porre fine a questa deplorevole situazione. Le nuvole
meritavano una sorte migliore e non andavano più considerate mere metafore di
sventura. Qualcuno doveva intervenire in loro difesa.
Gavin Pretor-Pinney
Cloudspotting
Una guida per i contemplatori di nuvole
traduzione di Federica Oddera
Guanda 2006
2 settimane fa
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