Lettura
La
vita di ognuno è un mistero, proprio come
la
vostra o la mia. Immaginate
un
castello con le finestre che si affacciano
sul
lago di Ginevra. Là sulla finestra
nei
giorni assolati e caldi c'è un uomo
così
assorto nella lettura che non alza
gli
occhi. O se lo fa, usa un dito
come
segnalibro, alza lo sguardo e scruta
al
di là dell'acqua verso il Monte Bianco
e
oltre, verso Selah, stato di Washington,
dove
sta con una ragazza
e
si sta ubriacando per la prima volta.
L'ultima
cosa che ricorda, prima
di
perdere i sensi, è che lei gli ha sputato in faccia.
Lui
continua a bere
e
a farsi sputare addosso per anni.
Ma
ci sarà gente che vi dirà
che
le sofferenze rafforzano il carattere.
Siete
liberi di pensarla come volete.
ad
ogni modo, lui si rimette
a
leggere e non si farà venire i complessi
di
colpa per sua madre
che
va alla deriva sulla sua barca di tristezza,
e
preoccupazioni per i figli
e
per i loro problemi senza fine.
Né
ha intenzione di pensare alla
donna
con gli occhi chiari che lui amava
e
alla sua disfatta per mano di una religione orientale.
Il
dolore di lei non ha inizio e non ha fine.
Si
faccia pure avanti, nel castello o a Selah,
chiunque
possa vantare un legame con l'uomo
che
siede tutto il giorno alla finestra a leggere
come
il quadro di un uomo che legge.
si
faccia pure avanti il sole.
Si
faccia pure avanti l'uomo stesso.
Ma
che diavolo starà mai leggendo?
Raymond Carver
Racconti in forma di poesia
traduzione di Riccardo Duranti
Minimum fax 1999
Reading
Every man's life is a mystery, even as
yours is, and mine. Imagine
a château with a window opening
onto Lake Geneva. There in the window
on warm and sunny days is a man
so engrossed in reading he doesn't look
up. Or if he does he marks his place
with a finger, raises his eyes, and peers
across the water to Mont Blanc,
and beyond, to Selah, Washington,
where he is with a girl
and getting drunk for the first time.
The last thing he remembers, before
he passes out, is that she spit on him.
He keeps on drinking
and getting spit on for years.
But some people will tell you
that suffering is good for the character.
You're free to believe anything.
In any case, he goes
back to reading and will not
feel guilty about his mother
drifting in her boat of sadness,
or consider his children
and their troubles that go on and on.
Nor does he intend to think about
the clear-eyed woman he once loved
and her defeat at the hands of eastern religion.
Her grief has no beginning, and no end.
Let anyone in the château, or Selah,
come forward who might claim kin with the man
who sits all day in the window reading,
like a picture of a man reading.
Let the sun come forward.
Let the man himself come forward.
What in Hell can he be reading ?