domenica 8 settembre 2013

Smuovere il cardine di gesti e parole

Non le parole
sempre sulla bocca di tutti
ma quelle che furono bruciate, calpestate,
quelle che mancano come i chicchi d’uva
mangiati anzitempo,
ma a questo nessuno fa caso.
Non i gesti
che i credenti scimmiottano
per i sacerdoti
ma quelli che il corpo fa fatica ad apprendere
per poter sopravvivere
e non può trasmetterli ad un altro corpo.
Non l’odore
d’incenso o di nostalgia sbocciata,
che ci assopisce o culla in un torpore setoso,
ma quello che ci scuote, che inaspettatamente
invade le cavità corporali
e resuscita tutti i sensi.
Non la poesia
che scivola per le banchine gelate della storia letteraria,
ma quella il cui audace odore
è capace di smuovere
il cardine di gesti e parole.

Taja Kramberger
Vsakdanji pogovori [Conversazioni quotidiane]
(CSK, Ljubljana, 2006)

 Traduzione dallo sloveno a cura di Michele Obit

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