Attorta in un campo di malerbe, la rosa indifesa
provò la brezza del paradiso una sola volta, poi spirò.
I bimbi piansero: “Oh rosa, ritorna:
Ti vogliamo bene, rosa”. Poi qualcuno disse che presto
avrebbero avuto un’altra rosa. “Venite, tesori,
allo stagno, sporgetevi dalla riva e guardatevi
guardare all’insù. Adesso la vedete,
i petali schiusi, che sale in superficie, si tramuta
in voi?”
“Oh no” esclamarono.
“Noi siamo quel che siamo – nient’altro”.
Quant’era perfetto. Antico. Irredimibile.
Mark Strand
L’uomo che cammina un passo avanti al buio
Poesie 1964–2006
traduzione di Damiano Abeni
Mondadori 2011
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