mercoledì 25 settembre 2013

Il pel­le­gri­nag­gio serale del pensiero

È tempo adesso che cominci
il pel­le­gri­nag­gio serale del pensiero.
Rac­colto da ogni angolo del corpo
si disponga di nuovo sulla pagina
secondo la lenta oscil­la­zione della mano.
Que­sta è la muta
tau­ma­tur­gia del gesto
che assol­vendo il giorno lo dissolve.
Io scruto le parole come dadi
o bestie sacri­fi­cali o uccelli,
e ne con­sulto l’intreccio
e ne misuro l’andare
nel cielo del cervello.
È come chiedere
ed augu­rare il nome
ad ogni notte.


Vale­rio Magrelli
Poe­sie (1980–1992) e altre poe­sie
Einaudi 1996


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