Kafka, Musil, Broch,
Gombrowicz… essi formavano forse un gruppo, una scuola, un movimento? No; erano
dei solitari. Più volte li ho chiamati «la pleiade dei grandi romanzieri dell’Europa
centrale» e, in effetti, proprio come gli astri di una pleiade, ciascuno di
loro era circondato dal vuoto, distante dagli altri. E mi pare tanto più
significativo il fatto che la loro opera esprima un orientamento estetico
comune: tutti sono stati poeti del
romanzo, cioè: interessati alla forma e alla sua novità; preoccupati dell’intensità
di ogni frase e di ogni parola; sedotti dall’immaginazione che cerca di varcare
le frontiere del «realismo»; ma al tempo stesso refrattari a ogni seduzione lirica; ostili alla trasformazione del
romanzo in confessione intima; allergici a ogni ornamentalizzazione della
prosa; interamente concentrati sul mondo reale. Tutti hanno concepito il
romanzo come una grande poesia antilirica.
Milan Kundera
Il sipario
Die Weltliteratur
traduzione di Massimo Rizzante
Adelphi 2005
Die Weltliteratur
traduzione di Massimo Rizzante
Adelphi 2005
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