domenica 25 agosto 2013

I poeti del romanzo

Kafka, Musil, Broch, Gombrowicz… essi formavano forse un gruppo, una scuola, un movimento? No; erano dei solitari. Più volte li ho chiamati «la pleiade dei grandi romanzieri dell’Europa centrale» e, in effetti, proprio come gli astri di una pleiade, ciascuno di loro era circondato dal vuoto, distante dagli altri. E mi pare tanto più significativo il fatto che la loro opera esprima un orientamento estetico comune: tutti sono stati poeti del romanzo, cioè: interessati alla forma e alla sua novità; preoccupati dell’intensità di ogni frase e di ogni parola; sedotti dall’immaginazione che cerca di varcare le frontiere del «realismo»; ma al tempo stesso refrattari a ogni seduzione lirica; ostili alla trasformazione del romanzo in confessione intima; allergici a ogni ornamentalizzazione della prosa; interamente concentrati sul mondo reale. Tutti hanno concepito il romanzo come una grande poesia antilirica.


Milan Kundera Il sipario
Die Weltliteratur
traduzione di Massimo Rizzante
Adelphi 2005

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