martedì 3 luglio 2012

Scrivere è tracciare la storia delle nostre nostalgie

L'idea che ogni scrittore scriva necessariamente di sé e dipinga se stesso nei propri libri è una delle puerilità lasciateci in eredità dal romanticismo. Invece non è affatto escluso che un artista si interessi in primo luogo agli altri, o al proprio tempo, o a dei miti familiari. E se anche gli capita di mettersi in scena, si può considerare eccezione il fatto che parli di quel che realmente egli è. Le opere di un uomo tracciano spesso la storia delle sue nostalgie o delle sue tentazioni, quasi mai la sua vera storia, soprattutto quando pretendono di essere autobiografiche. Nessuno ha mai osato dipingersi come è.


Albert Camus
L'enigma in L'estate 

Opere - Romanzi, racconti, saggi
a cura e con introduzione di Roger Grenier
traduzione di Sergio Morando 

Classici Bompiani 1988

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