mercoledì 2 maggio 2012

Scrivere, scrivere e scrivere

Sabato, 13 dicembre 1924 
Percorro al galoppo le pagine della Signora Dalloway, ricopiando a macchina tutto il libro dal principio, come avevo fatto, più o meno, con La crociera: un buon metodo, credo, perché si lavora con un pennello umido su tutta la superficie, unendo parti composte separatamente e già asciutte. Davvero, in tutta onestà, lo ritengo il più compiuto dei miei romanzi (ma non l'ho ancora letto a sangue freddo). I recensori diranno che è slegato perché le scene della pazzia non sono collegate alle scene in casa Dalloway. E suppongo vi sia qualche tratto di scrittura superficiale e vistosa. Ma è "irreale"? E' soltanto bravura? Non credo, E, come mi sembra di aver già detto, mi lascia immersa negli strati più ricchi della mia mente. Ora posso scrivere, scrivere e scrivere: la sensazione più felice del mondo.


Virginia Woolf 
Diario di una scrittrice
Oscar Mondadori 1979
Minimum Fax 2005
traduzione di Giuliana De Carlo

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