giovedì 14 agosto 2014

Vento che arriva, vento che abbandona

Un pomeriggio di metà agosto in città

Niente gelo, silenzio. Gli alberi di pruno rosso-cupo
i frutti sul terreno già caduti:
quasi la stagione fosse già finita
vento che arriva, vento che abbandona.
Sera ramata, tiepida, profonda
come la terra che nutre le radici,
un invito a entrare in quella quiete, un fruscio che dice
“scendi, cadi sul prato scuro di pruno”.
Sarebbe bello perdersi in quel buio.
Ma non posso, ho promesso di restare
stringendo la paura a ciò che esiste:
di nuovo gelo, già inverno. Solo rami sugli alberi di pruno.

Antonella Anedda
Il catalogo della gioia
Donzelli 2003

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