"Innanzitutto la passione, ma anche il piacere della ricerca. La creatività ci trasforma in esploratori e conquistatori, ci spinge ad affrontare apertamente la vita. Una volta lasciati gli ormeggi, non bisogna più pensare di tornare indietro. Il primo passo è un momento di non ritorno, implica la consapevolezza del viaggio che abbiamo appena intrapreso, che certo può essere incerto e rischioso, ma anche ricco di meraviglie e promesse. Naturalmente ci sono molti modi di fare il primo passo: a volte può anche essere semplicemente il fatto di prendere in mano una matita o un cacciavite, lasciandosi andare alla complessa alchimia della passione creatrice".
Lei però insiste anche sul carattere metodico della creatività: disciplina, concentrazione.
"Il gesto creativo implica un processo di apprendimento che ha bisogno di un metodo, di strumenti, di regole e allenamenti. Capisco che ciò possa sembrare contraddittorio, ma io sono fatto così. La mia creatività è sempre un percorso che va dal caos all'ordine. Quando ho una nuova idea, all'inizio mi ritrovo sommerso da una grande quantità d'intuizioni, ipotesi, opzioni e possibilità che si muovono in tutte direzioni. Poi, a poco a poco, riesco a mettere ordine in quella confusione, dando al progetto una direzione e contorni sempre più precisi. Naturalmente, accanto al metodo, nel processo creativo agisce anche una certa dose di casualità, d'imprevisto e d'improvvisazione, motivo per cui cito nel libro le belle parole del poeta Antonio Machado: "Per il viaggiatore non esiste sentiero." Quando si vuole controllare tutto, si rischia infatti d'imbrigliare lo slancio creativo, riducendone le potenzialità. Occorre lasciarsi andare e accettare l'imprevisto, come ho sperimentato personalmente molte volte".
frammenti dell'intervista di Fabio Gambaro a Philippe Petit, il funambolo più famoso del mondo, in occasione della pubblicazione del suo nuovo libro
Creatività. Il crimine perfetto
traduzione di Sabrina Placidi
Ponte alle Grazie 2014
Lei però insiste anche sul carattere metodico della creatività: disciplina, concentrazione.
"Il gesto creativo implica un processo di apprendimento che ha bisogno di un metodo, di strumenti, di regole e allenamenti. Capisco che ciò possa sembrare contraddittorio, ma io sono fatto così. La mia creatività è sempre un percorso che va dal caos all'ordine. Quando ho una nuova idea, all'inizio mi ritrovo sommerso da una grande quantità d'intuizioni, ipotesi, opzioni e possibilità che si muovono in tutte direzioni. Poi, a poco a poco, riesco a mettere ordine in quella confusione, dando al progetto una direzione e contorni sempre più precisi. Naturalmente, accanto al metodo, nel processo creativo agisce anche una certa dose di casualità, d'imprevisto e d'improvvisazione, motivo per cui cito nel libro le belle parole del poeta Antonio Machado: "Per il viaggiatore non esiste sentiero." Quando si vuole controllare tutto, si rischia infatti d'imbrigliare lo slancio creativo, riducendone le potenzialità. Occorre lasciarsi andare e accettare l'imprevisto, come ho sperimentato personalmente molte volte".
frammenti dell'intervista di Fabio Gambaro a Philippe Petit, il funambolo più famoso del mondo, in occasione della pubblicazione del suo nuovo libro
Creatività. Il crimine perfetto
traduzione di Sabrina Placidi
Ponte alle Grazie 2014
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