La Poesia è per me come
una finestra e ogni volta che io le vado incontro, si apre da sé. Io mi siedo
là: guardo, canto, grido, piango. Mi confondo con l’immagine degli alberi e
sono consapevole che qualcuno mi ascolta, qualcuno che esisterà tra duecento
anni o che esisteva già trecento anni fa. Non vi è differenza. È un modo di
comunicare con l’esistenza, con la totalità dell’essere. È un privilegio di cui
il poeta, componendo versi, può beneficiare: anch’io esisto o esistevo.
Altrimenti come si potrebbe affermarlo? Nella Poesia, io non cerco nulla. È
così che posso, quasi per caso, trovarvi quanto vi è di nuovo in me.
Forugzamand Farroxzad
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