venerdì 18 ottobre 2013

Una riga si potrà salvare

Scrivi, ti prego. 
Due righe sole, almeno, anche se l'animo è sconvolto e i nervi non tengono più. 
Ma ogni giorno. 
A denti stretti, magari delle cretinate senza senso, ma scrivi. 
Lo scrivere è una delle più patetiche e ridicole nostre illusioni. 
Crediamo di fare cosa importante tracciando delle contorte linee nere sopra la carta bianca. 
Comunque, questo è il tuo mestiere, che non ti sei scelto tu ma ti è venuto dalla sorte, solo questa è la porta da cui, se mai, potrai trovare scampo.
Scrivi, scrivi. 
Alla fine, fra tonnellate di carta da buttare via, una riga si potrà salvare.
(Forse).

Dino Buzzati
Siamo spiacenti di
Mondadori 1975

1 commento:

Anonimo ha detto...

Aveva ragione. Un abbraccio, Marina