Io sono una pagina per la tua penna.
Tutto ricevo. Sono una pagina bianca.
Io sono la custode del tuo bene:
lo crescerò e lo ridarò centuplicato.
Io sono la campagna, la terra nera.
Tu per me sei il raggio e l'umida pioggia.
Tu sei il mio Dio e Signore, e io
sono terra nera e carta bianca.
10 luglio 1918
Marina Cvetaeva
Poesie
a cura e traduzione di Pietro Zveteremich
Feltrinelli 1979
2 settimane fa
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