lunedì 26 novembre 2012

Amore a prima vista


Sono entrambi convinti
che un sentimento improvviso li unì.
È bella una tale certezza
ma l'incertezza è più bella.

Non conoscendosi, credono
che non sia mai successo nulla fra loro.
ma che ne pensano le strade, le scale, i corridoi
dove da tempo potevano incrociarsi?

Vorrei chiedere loro
se non ricordano -
una volta un faccia a faccia
in qualche porta girevole?
uno "scusi" nella ressa?
un "ha sbagliato numero" nella cornetta?
- ma conosco la risposta.
No, non ricordano.

Li stupirebbe molto sapere
che già da parecchio tempo
il caso stava giocando con loro.

Non ancora del tutto pronto
a mutarsi per loro in destino, 
li avvicinava, li allontanava, 
gli tagliava la strada 
e soffocando una risata 
si scansava con un salto.

Vi furono segni, segnali, 
che importa se indecifrabili.

Forse tre anni fa 
o lo scorso martedì 
una fogliolina volò via 
da una spalla a un'altra? 
Qualcosa fu perduto e qualcosa raccolto.
Chissà, era forse la palla 
tra i cespugli dell'infanzia?

Vi furono maniglie e campanelli 
su cui anzitempo 
un tocco si posava sopra un tocco.
Valigie accostate nel deposito bagagli.
Una notte forse, lo stesso sogno, 
subito confuso al risveglio.

Ogni inizio infatti 
è solo un seguito 
e il libro degli eventi 
è sempre aperto a metà.

Wislawa Szymborska
La fine e l'inizio 
a cura di Pietro Marchesani
Libri Scheiwiller 1997

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