So di paesi d’acque e di canali
dove anche gli occhi hanno una grazia freschissima
occhi chiari, ricordo, di Fiandra e d’Olanda
bagnati, acquosi, quasi porti nascosti
nei quali attenda solitaria una nave
senza alcun carico, umile, felice
alle cui vele immobili si plachino
gli ardori di un tramonto autunnale.
Umidi occhi che ripetono l’acqua
presso cui nacquero, e ancora conservano
quasi un’apparenza di specchio
di campagne argentate dai canali.
Acqua degli occhi, eguale
all’acqua delle chiuse: dove traspare
un miraggio di prati e di orizzonti.
Qui il cielo
specchia le sue tinte senza durata
scorgere qui puoi
un’alzaia oppure un vecchio mulino
miniato in oro, come pergamena
è tutto il piccolo mondo
degli occhi del Nord.
dove anche gli occhi hanno una grazia freschissima
occhi chiari, ricordo, di Fiandra e d’Olanda
bagnati, acquosi, quasi porti nascosti
nei quali attenda solitaria una nave
senza alcun carico, umile, felice
alle cui vele immobili si plachino
gli ardori di un tramonto autunnale.
Umidi occhi che ripetono l’acqua
presso cui nacquero, e ancora conservano
quasi un’apparenza di specchio
di campagne argentate dai canali.
Acqua degli occhi, eguale
all’acqua delle chiuse: dove traspare
un miraggio di prati e di orizzonti.
Qui il cielo
specchia le sue tinte senza durata
scorgere qui puoi
un’alzaia oppure un vecchio mulino
miniato in oro, come pergamena
è tutto il piccolo mondo
degli occhi del Nord.
Georges Rodenbach
Dei cristalli naturali
Traduzione di Luciano Erba
Guerini e Associati 1991
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