Il mondo è come appare
dinanzi ai miei cinque sensi,
e dinanzi ai tuoi che sono
come l'approdo dei miei.
Nostro non è il mondo
degli altri: non è lo stesso.
Letto dell'acqua ch'io sono,
tu, noi due, siamo il fiume
che laddove è più profondo
più lento e limpido appare.
Immagini della vita:
via via che le riceviamo,
ci accolgono consegnate
più strettamente a un ritmo.
Ma le cose si formano
coi nostri stessi delirî.
L'aria ha la dimensione
del cuore che io respiro
e il sole è come la luce
con la quale io lo sfido.
Agli occhi degli altri, ciechi,
oscuri, sempre deboli,
guardiamo all'interno sempre,
vediamo dal più intimo.
Fatica e amore mi costa
così con me, con te vedere;
apparire, come l'acqua
con la sabbia, sempre uniti.
Nessuno mi vedrà intero,
nessuno è come lo guardo.
Siamo più di ciò che vediamo,
meno di ciò che indaghiamo.
Qualche vicenda di tutti
inavvertita trascorre.
Nessuno ci ha veduti.
Ciechi di tanto vedere,
nessuno abbiamo veduto.
Miguel Hernandez
2 settimane fa
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