mercoledì 20 aprile 2016

Carica di pere gialle e coperta di rose selvatiche è la metà della vita

A metà della vita


Carica di pere gialle
coperta di rose selvatiche
la terra si specchia nel lago.
Dolci cigni ubriachi di baci
tuffate il capo
nell'acqua sacra, sobria.
Dove potrò mai trovare
i fiori nell'inverno?
Dove la luce del sole
e l'ombra della terra?
Pareti di gelo si ergono 
mute e fredde.
Nel lago tintinnano 
bandierine di ghiaccio.

Friedrich Hölderlin 
Le liriche
Liriche del ritorno 
Adelphi 1977

ed ecco un po' di altre traduzioni


Carica di pere gialle 
e di rose selvatiche coperta 
la terra si specchia nel lago. 
Voi dolci cigni, ubriachi di baci 
tuffate il capo 
nell'acqua sacra, sobria. 
Ahimè, dove potrò trovare 
I fiori nellinverno 
dove del sol la luce 
e della terra l’ombra? 
Le pareti si ergono mute e fredde, 
nell'inverno bandierine di ghiaccio tintinnano.

A mezzo la vita

Ricche di frutti gialli,
fiorite di rose selvagge,
si specchiano le rive
nel lago.
E voi, cigni soavi,
il capo tuffate per entro
la casta santità dell’acqua,
ebbri di baci.

Ma come, ahimè, discendano
Le nebbie d’inverno,
ove sarà ch’io trovi,
coi fiori e la luce del sole,
un’ombra almeno della dolce terra?
I muri stanno
Afoni e freddi:
scosse, sui tetti, gemono
le banderuole
nel vento
(Vincenzo Errante, 1943)

Metà della vita

Con gialle pere pende
E folta di rose selvatiche
La campagna sul lago.
O cigni soavi
Ed ebbri di baci
Tuffate il capo
Nella sacra sobrietà dell’acqua.

Ahimè, dove li prenderò io
Quando è l’inverno, i fiori
E dove il solatio
E il rezzo della terra?
Le mura si levano mute
E fredde, nel vento
Stridono le banderuole
(Giorgio Vigolo, 1958)

Il mezzo della vita

Di gialle pere il suolo
e colmo di rose selvagge
pende nel lago, voi cigni del cuore,
e il capo di baci ubriaco
nell'acqua tuffate
ch'è santa ed aspetta.

Ahimè, dove li prendo
ora ch’è inverno, i fiori, e dove
del sole la luce, della terra
l’ombra? Al freddo muti
se ne stanno i muri, nel vento
stridono le banderuole.
(Gianfranco Contini, 1941)

A mezzo della vita

Con pere gialle pende,
tutta rose selvatiche,
la terra dentro il lago,
leggiadri cigni,
ed ebbri voi di baci
immergete la testa nell'acqua sacrosobria.

Ahi, dov’è che prendo io,
quando è l’inverno, i fiori e dove
il chiarore del sole
e l’ombra della terra?
Le mura stanno
Senza parole e fredde, al vento
Le banderuole stridono.
(Enrico De Angelis, s.d.)

A metà del vivere

Carica di pere gialle
colma di selvagge rose
la terra pende sul lago
e i cigni miti
ebbri di baci affondano il capo
nella sacra acqua digiuna.
Ahi me, dove
quando verrà l’inverno
coglierò i miei fiori,
dove luce di sole
e ombre della terra?
Muraglie stanno
fredde e mute, stridono
I segnavento.
(Enzo Mandruzzato, 1977)


Metà della vita

Con gialle pere scende
E folta di rose selvatiche
La terra nel lago,
Amatici cigni,
E voi ubriachi di baci
Tuffate il capo
Nell'acqua sobria e sacra.

Ahimè, dove trovare, quando
E’ inverno, i fiori, e dove
Il raggio del sole,
E l’ombra della terra?
I muri stanno
Afoni e freddi, nel vento
Stridono le bandiere.
(Luigi Reitani, 2001)


Hälfte des Lebens 
Mit gelben Birnen hänget 
Und voll mit wilden Rosen 
Das Land in den See, 
Ihr holden Schwäne, 
Und trunken von Küssen 
Tunkt ihr das Haupt 
Ins heilignüchterne Wasser. 

Weh mir, wo nehm ich, wenn 
Es Winter ist, die Blumen, und wo Den Sonnenschein, 
Und Schatten der Erde ? 
Die Mauern stehn 
Sprachlos und kalt, im Winde 
Klirren die Fahnen. 

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