venerdì 22 luglio 2016

Ma questa storia la scrivo in prima o in terza persona?

A.G. una delle domande più frequenti che mi fanno nei corsi di scrittura è: "Ma questa storia la scrivo in prima o in terza persona?" Sembra una questione legata al vicino e al lontano. Allo scoprirsi con la prima persona o al distanziarsi con la terza. I suoi romanzi spesso sono raccontati in prima persona. Perché la preferisce?

J.B. Il punto di vista è sempre stato un problema per i romanzieri. "Cosa importa chi parla?" chiedeva Beckett, ma è una domanda a cui davvero non è facile rispondere. Scrivo in prima persona perché mi sembra il modo più naturale. Quello che io posso vedere è la parte esteriore del mondo, ovviamente delle cose posso conoscere solo la superficie, persone comprese; d'altro canto, posso conoscere me stesso solo da ciò che avviene nella mia testa.

Alberto Garlini
dialogo con John Banville

in
L'arte di raccontare
Alberto Garlini - Caterina Bonvicini
Nottetempo 2015

Nessun commento: