sabato 16 luglio 2016

Il paesaggio di un'altra lingua

... per me sarebbe inconcepibile scrivere in un’altra lingua, ad esempio in tedesco, l’unica in cui potrei farlo (ma solo, come mi è accaduto, per quel che riguarda testi critici o articoli, non testi letterari, di invenzione). Non si tratta soltanto di padronanza di un’altra lingua. Il mio modo di vedere, organizzare, sentire, rappresentare il mondo è legato inesorabilmente alla sintassi italiana. Ma il passaggio da una lingua all'altra, la scissione fra lingua madre e lingua dell’esilio, di cui ci sono tanti grandi esempi, mi hanno sempre affascinato...


frammento della conversazione di Claudio Magris con Manuel Poppo Lopes Cardoso sul Corriere della Sera 
sabato 16 luglio 2016

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