venerdì 8 luglio 2016

Le cose che forse sono poesia: l'odore del gelsomino e della madreselva, il silenzio dell'uccello addormentato

Il Sur

Da uno dei tuoi cortili aver guardato
le antiche stelle,
dalla panchina dell'ombra aver guardato
quelle luci disperse
che la mia ignoranza non ha imparato a nominare
né a ordinare in costellazioni,
aver sentito il cerchio dell'acqua
nella segreta cisterna,
l'odore del gelsomino e della madreselva,
il silenzio dell'uccello addormentato,
l'arco dell'androne, l'umidità
- queste cose, forse, sono la poesia.


J. L. Borges
Poesie
Fervore di Buenos Aires
traduzione di Livio Bacchi Wilcock
Rizzoli 1980

Desde uno de tus patios haber mirado
las antiguas estrellas,
desde el banco de sombra haber mirado
esas luces dispersas
que mi ignorancia no ha aprendido a nombrar
ni a ordenar en constelaciones,
haber sentido el círculo del agua 
en el secreto aljibe,
el olor del jazmin y la madreselva,
el silencio del pájaro dormido,
el arco del zanguán, la humedad
-esas cosas, acaso, son el poema.

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