sabato 12 settembre 2015

Il suo respiro, il filo e la sostanza del poeta

NAMAZIANO

Non le barche, le scapole dei servi
amare al peso del trasloco, o l’alba
marina di Roma; lui magister
alzò su di sé lo sguardo, divenne
zona viva tra il suo respiro e l’altro
il filo e la sostanza del poeta;
allora non fu partenza il congedo:
nero, in mezzo, lo scalpito del mare
oltre l’indice teso del pontile.

Pierluigi Cappello
Azzurro elementare
Il settimo cielo
Poesie 1992-2010
Rizzoli 2013


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