domenica 27 settembre 2015

affido al vento queste mie foglie, e il vento se le porta

Cumana I 

Io nulla scrivo sulle foglie. Vi leggo 
quel che le foglie recano già scritto
in sé, nelle intricate nervature
simili a vene sul dorso della mano 
o linee incise nel palmo. Il mio sguardo, 
che segue il biforcarsi di vie segrete, 
coglie ad incroci turgidi di linfa
i nodi del significato. Così 
si fa più chiaro il messaggio. 
Ma quella che tu chiedi, e che tu chiami
la mia risposta, non è mia, e neppure
è una risposta. È la vita che parla
in ogni cosa viva, mentre passa 
verso la morte. Vi pongo di mio 
soltanto un giusto angolo di sguardo.
E il calmo gesto con cui, dopo averle
lungamente scrutate, affido al vento 
queste mie foglie, e il vento se le porta,
esso solo compiendo
per un diritto immemorabile
il sussurrante vaticinio.

Margherita Guidacci
Il buio e lo splendore
Garzanti, 1989

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