martedì 18 agosto 2015

la luce d’estate lenta a spegnersi nutriva del suo fuoco

Ringraziamento per un quadro

Come potrò uguagliare il pittore
dilettante Fiorello Poli che
fece la «Mietitura del ’44»
nei miei campi, vivendo da sfollato
in casa del mezzadro e alternando
deschetto e tavolozza, se il verde
delle piante, il giallo del frumento,
l’azzurro delle colline lontane
e del cielo, il rosso e il viola di due
donne, una chinata a mietere
l’altra dritta a stringere un mannello
e assorta in un pensiero improvviso,
non saranno mai più quali furono?
Era un giorno bellissimo e gli stavo
vicino: il suo tocco quietava
la mia angoscia
come ascoltassi il battito d’un cuore
che la luce d’estate lenta a spegnersi
nutriva del suo fuoco, della sua
verità: avrei dovuto allora
umilmente seguirne la pazienza
nel descrivere il volgere del tempo
a un ardore più temperato, a un
primo fresco della sera.
Oggi di quel trapasso raggiante
mi parlano le ombre proiettate
dagli olmi sulle stoppie e sulla messe
rimasta intatta per metà del campo
ormai illuminato dal sole per sempre.

Attilio Bertolucci

Viaggio d’inverno
Garzanti 1971

Nessun commento: