mercoledì 26 dicembre 2012

Leggere è avere coscienza di quel che sentiamo

Proust studioso di Ruskin... "Non aveva alcun dubbio sull'immenso valore della lettura e dello studio..."
La gente mediocre crede generalmente che il lasciarsi guidare così dai libri che si ammirano tolga parte della sua indipendenza alla nostra facoltà di giudicare. "Che v'importa di quel che sente Ruskin? Sentite da voi stessi." Tale opinione si fonda su un errore psicologico di cui faranno giustizia tutti coloro che, avendo accettato in questo modo una disciplina spirituale, sentono che il loro potere di comprendere e di sentire ne è infinitamente accresciuto, e il loro senso critico non ne è mai paralizzato... Non esiste via migliore per giungere ad aver coscienza di quel che sentiamo di quella di cercare di ricreare in noi quel che ha sentito un maestro. In questo sforzo profondo, noi portiamo alla luce, insieme con il suo, il nostro pensiero.

Alain de Botton
Come Proust può cambiarvi la vita
traduzione di Livia Ferrari
Guanda 1998

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