domenica 16 dicembre 2012

Canti Orfici - Genova, un frammento

Per i vichi marini nell'ambigua 

Sera cacciava il vento tra i fanali 
Preludii dal groviglio delle navi: 
I palazzi marini avevan bianchi 
Arabeschi nell'ombra illanguidita 
Ed andavamo io e la sera ambigua: 
Ed io gli occhi alzavo su ai mille 
E mille e mille occhi benevoli 
Delle Chimere nei cieli: ...... 
Quando, 
Melodiosamente 
D'alto sale, il vento come bianca finse una visione di Grazia 
Come dalla vicenda infaticabile 
De le nuvole e de le stelle dentro del cielo serale 
Dentro il vico marino in alto sale, .................................. 
Dentro il vico chè rosse in alto sale 
Marino l'ali rosse dei fanali 
Rabescavano l'ombra illanguidita, ..................................
Che nel vico marino, in alto sale 
Che bianca e lieve e querula salì! 
«Come nell'ali rosse dei fanali 
Bianca e rossa nell'ombra del fanale 
Che bianca e lieve e tremula salì:...» — 
Ora di già nel rosso del fanale 
Era già l'ombra faticosamente 
Bianca ......................................................................
Bianca quando nel rosso del fanale 
Bianca lontana faticosamente 
L'eco attonita rise un irreale 
Riso: e che l'eco faticosamente 
E bianca e lieve e attonita salì........................................
Di già tutto d'intorno 
Lucea la sera ambigua: 
Battevano i fanali 
Il palpito nell'ombra. 
Rumori lontano franavano 
Dentro silenzii solenni 
Chiedendo: se dal mare 
Il riso non saliva... 
Chiedendo se l'udiva 
Infaticabilmente 
La sera: a la vicenda 
Di nuvole là in alto 
Dentro del cielo stellare. 

Dino Campana

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