Oggi, al di là dei vetri c'è la foresta ed è arrivato il vento.
Le rose erano laggiù, in quell'altro paese del nord. La bambina non le conosce. Non ha mai visto le rose che ora son morte, né i campi né il mare.
La bambina sta alla finestra della torre, ha scostato leggermente le tende nere e guarda la foresta. La pioggia è cessata. È quasi buio ma sotto la finestra il cielo è ancora blu. La torre è quadrata, altissima, nera. La bambina è all'ultimo piano, vede qua e là altre torri, nere anch'esse. Non è mai scesa giù nella foresta.
La bambina si allontana dalla finestra e si mette a cantare una canzone straniera in una lingua che non conosce. Nella camera c'è ancora luce. La bambina si guarda allo specchio. Vede dei capelli neri e la luminosità degli occhi. Gli occhi sono di un blu molto profondo. La bambina non lo sa. Non sa neppure di aver sempre conosciuto la canzone. Di averla imparata. L'ha dimenticato.
Marguerite Duras
Il dolore
incipit del racconto Aurélia Paris
traduzione di Giovanni Mariotti
Feltrinelli 1985
2 settimane fa
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