domenica 28 giugno 2015

non ho dimenticato la luce, non ho dimenticato la gioia

O potente Santa Rita, chiamata Santa degli Impossibili, Avvocata dei Casi disperati, Soccorritrice dell'ultima ora, Rifugio e Scampo nel dolore, parlate, pregate, intercedete, per me presso il Cuore Santissimo di Gesù.
La nonna pregava per mia madre, ma io non lo sapevo.

Se hai visto la luce anche solo una volta te la ricordi per sempre. Io l'ho vista lungo la strada che portava dalla nostra piccola città al paese dove sono nati i miei.
Conoscevo a memoria ogni metro dei venti chilometri di pianura, campi di terra rossa, filari di pioppi, prati e fossi del percorso. Mentre la macchina di mio padre superava i rari camion che trasportavano fieno o maiali, io contavo le oche, i conigli e le galline che vedevo nei cortili, i cani col muso abbassato lungo gli argini, le bande di cornacchie radunate in mezzo ai prati.
A seconda della stagione guardavo scorrere dal finestrino l'erba gelata e la nebbia distesa sui campi o le grandi macchie verdi e gli appezzamenti di terra arata luccicanti nell'azzurro del pomeriggio.
Quella strada era la mia preghiera, sempre la stessa, sempre identica.
Quattro volte, percorrendola, sono caduta in estasi. Mi sono sentita invadere dalla gioia, come fossi diventata parte della terra e del cielo, ho sentito il sangue scorrermi nelle vene, l'aria gonfiarmi i polmoni, l'ossigeno irrorarmi il cervello, il cuore pulsare all'unisono con tutto ciò che mi circondava.
Ero parte del tutto, ero i campi, ero l'erba, ero gli alberi: la vita fremeva dentro di me come sull'orlo di un orgasmo. Sapevo, o credevo di sapere, che quella sensazione di gioia profonda aveva a che fare col diventare grandi e col mio futuro, che prefiguravo grandioso e felice.
Avevo dodici anni, come Maddi adesso, e immaginavo che la mia vita adulta sarebbe stata un deciso, inesorabile e ordinato cammino verso la pienezza che avevo sperimentato in quegli istanti di euforia sul sedile posteriore dell'auto di mio padre.
Le cose sono andate in un altro modo. Sono venuta a vivere in una grande città, ho sposato un uomo che ha la capacità di ferirmi, ho smesso di pregare; ma non ho dimenticato la luce.

Daria Bignardi
Santa degli impossibili
Mondadori 2015

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