sabato 19 aprile 2014

Persino le sillabe forzate del declino sono respiro

Respiro

Quando li vedi
di’ loro che io ci sono ancora,
che mi reggo su una gamba mentre l’altra sogna,
che solo così si può fare,
che le bugie che dico a loro sono diverse
da quelle che dico a me stesso,
che con lo stare sia qui che oltre
mi sto facendo orizzonte,
che come il sole si leva e cala io so qual’è il mio posto,
che è il respiro a salvarmi,
che persino le sillabe forzate del declino sono respiro,
che se il corpo è bara è anche madia di respiro,
che il respiro è uno specchio offuscato da parole,
che solo il respiro sopravvive al grido d’aiuto
quando penetra l’orecchio dell’estraneo
e permane ben oltre la scomparsa della parola,
che il respiro è di nuovo l’inizio, che da esso
si stacca ogni resistenza, come il significato si stacca
dalla vita, o il buio si stacca dalla luce,
che il respiro è ciò che do a loro quando mando saluti affettuosi.

Mark Strand
Il futuro non è più quello di una voltaa cura di Dario Abeni
minimum fax 2006

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