"Harry,
com'è possibile trasmettere emozioni che non si sono vissute?” “È esattamente
il lavoro di ogni scrittore. Scrivere significa riuscire a sentire le cose con
più forza degli altri e trasmetterle di conseguenza. Scrivere significa
permettere ai propri lettori di vedere ciò che a volte non possono vedere. Se
fossero solo gli orfani a raccontare storie di orfani, sarebbe un problema.
Significherebbe che non potresti parlare di madri, di padri, di cani o di
piloti d’aereo, né della rivoluzione russa, perché non sei né una madre né un
padre, né un cane, né un pilota d’aereo, e non hai vissuto la rivoluzione
russa. Tu non sei altro che Marcus Goldman. E se ogni scrittore dovesse
limitarsi a se stesso, la letteratura sarebbe di una tristezza spaventosa e
perderebbe il proprio senso. Noi scrittori abbiamo il diritto di parlare di tutto,
Marcus, di tutto ciò che ci tocca. E non c’è nessuno che possa criticarci per
questo. Noi siamo scrittori perché facciamo in maniera diversa una cosa che
tutti sanno fare: scrivere. In questo sta tutta la sottigliezza.”"
Joël
Dicker
La verità
sul caso Harry Quebert
traduzione di V. Vega
Bompiani 2013
2 settimane fa
Nessun commento:
Posta un commento