mercoledì 4 settembre 2019

I libri sono più forti della vita

Perché scrivo? Perché i libri sono più forti della vita. Sono la più bella delle rivincite. Sono i testimoni dell’inviolabile muraglia della nostra mente, dell’inespugnabile fortezza della nostra memoria. E quando non scrivo, una volta l’anno, vado a Baltimore. Mi fermo per qualche momento nel quartiere di Oak Park, poi vado a trovarli nel cimitero di Forrest Lane. Depongo dei sassolini sulle loro lapidi, per continuare a costruire la loro memoria, e mi raccolgo. Rifletto su chi sono, su dove vado e da dove vengo. Mi accovaccio vicino a loro, poggio le mani sui loro nomi incisi e li bacio. Poi chiudo gli occhi e li sento vivere in me. Mio zio Saul, benedetta la sua memoria. Tutto è cancellato. Mia zia Anita, benedetta la sua memoria. Tutto è dimenticato. Mio cugino Hillel, benedetta la sua memoria. Tutto è perdonato. Mio cugino Woody, benedetta la sua memoria. Tutto è riparato. Se ne sono andati, ma io so che sono ancora qui. So che dimoreranno per sempre in questo luogo che si chiama Baltimore, il Paradiso dei Giusti, o forse soltanto nella mia memoria. Non importa. So che mi aspettano da qualche parte.


Joël Dicker 
Il libro dei Baltimore
traduzione di V. Vega
La Nave di Teseo 2018

Nessun commento: