mercoledì 13 marzo 2013

La traduttrice perfetta


Portando al di qua

Per ogni parola che ho portato al di là, ne ho portate dieci
al di qua.
Più che tradurre, il mio lavoro è stato cisdurre.
Dall’estraneo al familiare, dallo straniero al noto.

La norma è questa. Pochissimi i traduttori, milioni i cisduttori.
Compresi bilingui e trilingui, che viaggiano meglio verso
casa pur ignorando dove sia di preciso.

O le migliaia che vedono il mondo in traduzione
di lingua ignota che per intuire consumano la vita. Cisduttori
supremi della perfezione, compilano dizionari umanese-
angelese la cui parte seconda resta sempre incompiuta.

Il medio patrono dei traduttori, non Girolamo ma Caronte,
porta i vivi nel regno dei morti e ogni tanto, per bilanciare
la barca, si fa cisduttore e ricarica un morto per il
regno dei vivi.
Perciò pure lui è un traduttore incompleto.

Traduttrice perfetta ne esiste una sola, patrona vera di quel
mestiere, che viaggia sempre in un senso, senza ritorno e
ti trasporta in silenzio nella lingua dell’acqua e terra e aria.

Edoardo Zuccato
Il dragomanno errante 
Quaderno di traduzioni
Atì editore 2012

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