Di ritorno dal Cairo, Flaubert scrisse a un amico: “Ho acquisito la
certezza che le cose previste accadono di rado”. Nelle città del Mediterraneo è
spesso così. Non trovi mai davvero quello che eri venuto a cercare. Forse
perché questo mare, i porti che ha generato, le isole che culla, le linee e le
forme delle sue rive rendono la verità inseparabile dalla felicità. L’ebbrezza
stessa della luce non fa che esaltare lo spirito di contemplazione. L’ho
scoperto a casa mia, a Marsiglia. Vicino alla baia des Singes, ben oltre il
porticciolo di Les Goudes, all'estremità orientale della città. Ore e ore a
guardar passare nello stretto di Les Croisettes le barche di ritorno dalla
pesca. È qui, e in nessun altro posto, che queste mi sembrano, mi sembreranno
sempre le più belle. Ore e ore ad attendere quel momento, più magico di
qualsiasi altro, in cui un cargo entrerà nella luce del sole al tramonto sul
mare e vi scomparirà per una frazione di secondo. Il tempo di credere che tutto
è possibile. Qui non pensiamo. Dopo. Soltanto dopo pensiamo a tutte le ore
della vita in cui avremmo dovuto imparare, e a quelle in cui avremmo dovuto dimenticare.
Certo, è raro che un’intera vita possa trascorrere così, nella
contemplazione.
Jean-Claude Izzo
Aglio, menta e basilico
traduzione di Gaia Panfili
e/o 2012
2 settimane fa
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