martedì 14 gennaio 2020

Niente metafore!

Questi racconti di Amy Hempel sono sconvolgenti. Con una prosa poetica perfetta Cantagli una canzone, il racconto d'apertura della raccolta, le immagini e le parole arrivano dritte nell'animo e non possono essere scisse una dall'altra. Ma già nel racconto successivo L'agnello orfano la perfezione della prosa racconta una storia sconvolgente. Di stupore in stupore, storia dopo storia ecco che arriviamo alla "Terra delle nuvole" che chiude il libro e mutua il titolo dal quadro Cloud Land di Gloria Vanderbilt . Perdite, lutti, abbandoni, folgorazioni improvvise e la vita che esplode intrisa di bellezza e tragedia.



Su Minima&Moralia e Linkiesta due belle recensioni di Gianni Montieri e Elisabetta Favale




Amy Hempel
Nessuno è come qualcun altro
Storie americane
traduzione di Silvia Pareschi
Società Editrice Milanese
titolo originale Sing to it


Cantagli una canzone

Alla fine disse: niente metafore! Nulla è come qualcos'altro. Eppure poco prima mi aveva detto: fammi un’amaca con le mani. Ed eccone una. 
Disse: nemmeno la pioggia–citava il poeta–nemmeno la pioggia ha mani così piccole*. Ed eccone un’altra. 
Alla fine volevo consolarlo. Invece dissi: cantagli una canzone. Il proverbio arabo: quando il pericolo si avvicina, cantagli una canzone. 
Eppure poco prima gli avevo detto: niente metafore! Nessuno è come qualcun altro. E lui aveva detto: per favore. 
Così, alla fine, gli feci un’amaca con le mani. 
Le mie braccia, gli alberi.


At the end, he said, No metaphors! Nothing is like anything else. Except he said to me before he said that, Make your hands a hammock for me. So there was one.
He said, Not even the rain—he quoted the poet—not even the rain has such small hands. So there was another.
At the end, I wanted to comfort him. But what I said was, Sing to it. The Arab proverb: When danger approaches, sing to it.
Except I said to him before I said that, No metaphors! No one is like anyone else. And he said, Please.
So—at the end, I made my hands a hammock for him.
My arms the trees.

*
somewhere i have never travelled,gladly beyond è una poesia di e.e. cummings

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