domenica 28 agosto 2016

Da ragazza scrivevo racconti, poesie, riempivo decine di diari

Forse sarei diventata una romanziera. Da ragazza scrivevo racconti, poesie, riempivo decine di diari. Sentivo di scrivere spinta dal bisogno di ordinare il mondo, tuttavia mancavo di capacità di astrazione, di quell'egoismo distratto o solo sognante che ci permette di distaccarci dalla realtà e di ignorarla. Si scrive per deriva, grazie al sentimento del non esserci mai del tutto, mai perfettamente adeguati a una situazione qualsiasi, e oggi so che se ho abbandonato quel proposito è perché mancavo di immaginazione. Nel corso del tempo avrei scoperto che diventare un essere umano decente e insieme creare qualcosa che abbia un valore, con l'ossessività necessaria per farlo, non mi era possibile. Così non ho avuto altra scelta se non quella di affrontare la realtà per quello che è, e di investire gran parte della mia energia nell'insegnamento, continuando a provare a vivere da essere umano.

Iaia Caputo
Era mia madre
Feltrinelli 2016

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