giovedì 28 febbraio 2013

Nel moto ondoso delle parole erranti

Parla anche tu

Parla anche tu
parla per ultimo,
dai voce al tuo parlare.

Parla -
ma non distinguere il sì dal no.
Dai al tuo parlare anche il senso:
dagli ombra.

Dagli ombra abbastanza,
dagliene tanta,
da saperla ripartita intorno a te tra
mezzanotte e mezzogiorno e mezzanotte.

Guardati intorno:
guarda, come tutto diventa vivo intorno -
nella morte! Vivo!
Dice il vero, chi dice ombra.

Ma ora si restringe là dove stai:
verso dove ora, uomo senz'ombra, verso dove?
Sali. Verso l'alto a tastoni.
Più sottile ti fai, impercettibile, fine!
Più fine: un filo,
lungo il quale vuole scendere, la stella:
per nuotare in basso, in basso,
dove si guarda risplendere: nel moto ondoso
delle parole erranti.

Paul Celan
traduzione di Camilla Miglio
da Poeti della malinconia
Donzelli editore 2001

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