Qui sono
libera di fare un balzo di decenni nel piccolo spazio bianco fra un paragrafo e
l’altro o di attardarmi per pagine e pagine su un singolo momento luminoso
nella mia vita o giocare con i tempi verbali che indicano ora il passato, ora
il futuro. Sono libera di seguire il mio io precedente pur con qualche
intervallo dal punto di osservazione del mio io successivo perché la persona
anziana ha una prospettiva che la persona giovane non può avere. Incontro me
stessa sulla pagina, dunque, sulle pagine che lei scrisse tanti anni fa e su
quelle che sto scrivendo adesso. Una giovane donna è seduta nella Pasticceria
Ungherese, fra Amsterdam Avenue e la Centoundicesima Strada Ovest, e alza gli
occhi dal suo libro quando sente che la porta si apre e gli occhi le cadono su
un’affascinante creatura sconosciuta che varca la soglia del locale. Suppongo
che, maschio o femmina che fosse, se si fosse presa la briga di scrutare anche
solo per un istante il viso di quella giovane donna, nella sua espressione
avrebbe visto la speranza.
Siri Hustvedt
Ricordi del futuro
traduzione di Laura Noulian
Einaudi 2019
2 settimane fa
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