Scrivere, ancora.
Insistere, persistere. Ancora scrivere, anche se ieri sera ho scoperto in una
sola frase di Pascal tutto quello che avrò mai da dire. È una frase musicale,
nervosa, rapida come l'infanzia e come Mozart. La pioggia non vi prende parte
alcuna. È una frase di luce piena e vento forte: In gioia per l'eternità per un
giorno di esercizio sulla terra. È da tutta la mia infanzia, così leggera, che
sono in trattativa con me stesso. Faccio fra me e me una conversazione che il
mondo si sforza di interrompere. Per continuare a parlarmi ho iniziato a
scrivere. Quel che si dice in me non sta nei miei libri. I libri sono un
contro-rumore al rumore del mondo. Quel che si dice in me si confida al
silenzio, non è altro che silenzio. I libri sfiorano questo silenzio. Non lo
toccano, lo sfiorano. I libri sono quasi interessanti come il silenzio.
Scrivere è quasi appassionante come far niente e aspettare le prime gocce di
pioggia nei concerti per pianoforte di Mozart.
Christian
Bobin
Mozart e
la pioggia
traduzione di Noela Ballerio
Anima Mundi Edizioni 2015
2 settimane fa
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