Per
attirare la primavera disegno fiori, per sedurre le rondini continuo a guardare
il cielo, per vivere nelle parole e scrivere, vivo nelle parole e leggo.
Oggi è
stata una giornata molto letteraria, questa mattina ho assistito a una lezione
organizzata dalla Scuola del Viaggio con Stefano Faravelli e la sua Via del
Taccuino di Viaggio. Un respiro grande e luoghi lontani, il Madagascar,
l’Egitto, il Marocco, e frammenti del mondo, intonaco rosso di Marrakech, foglie,
buste, antichi manoscritti e pelle di serpente che entrano nei taccuini del
viaggiatore insieme ai suoi scritti, ma soprattutto ai suoi disegni. Sono state
tre ore di grande bellezza e di incanto che mi hanno portato via dal mio
orizzonte domestico che, per quanto amato, è sempre lo stesso da più di un
anno.
Il
pomeriggio l’ho poi trascorso leggendo il romanzo Blu di Giorgia Tribuiani, or ora pubblicato da Fazi. In questo
libro il paesaggio che andiamo scoprendo è quello di una ragazzina alle prese
con la sua vocazione d’artista, non scriverò altro per ora, perché voglio farlo
con calma. All’inizio della sera Giorgia ha presentato il libro con Simone
Salomoni alla Confraternita dell’uva – Libreria Café e Wine Bar. È stato un
vero piacere ascoltarli ed entrare con loro nel labirintico andamento di questo
bel libro che svela quanto l’ossessione sia una condizione necessaria alla
nascita di un’opera d’arte.
Sii tu stessa la prima opera d’arte
(per Giorgia Tribuiani)
Apri la
mano, gira il palmo,
arriverà
così la rondine? Non
smettere
di guardare, il blu
è negli
occhi prima che nel
cielo,
senti come arrivano
le
parole? Ti fidi di questo
flusso
che non conosce né
argini né
rive? Scegli dove
fermarti,
scegli lo strumento,
poi scrivi,
dipingi o scolpisci,
entra
nella vasca e sii tu
stessa l’opera
d’arte che
stavi
cercando.
Com’è
ricca la vita trascorsa anche solo nei libri e in mezzo alle parole, com’è
ancora più ricca quando possiamo trascorrerla con gli amici e con chi ama i libri e l’arte come
noi.
Oggi è
sabato 27 marzo del secondo anno senza Carnevale. La poesia è nata da pochi
minuti proprio per questa Cronaca 384.
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