Per rendere ogni giornata degna di essere vissuta, ogni
mattino al risveglio vanno studiate le strategie più consone all’umore, al
tempo, alla dedizione e alla speranza.
Oggi ho deciso di dividere questo giorno in tre momenti e
di seguire le tracce che le poesie mi hanno suggerito. Parto dal giardino della
Casa delle Parole.
Mattutino
Apre il nuovo giorno la sua
mano e sfoglia come petali
i minuti tondi appena nati.
Li sfioro e li lascio andare,
è questo il miracolo che si
ripete, il miracolo è il tuo
sguardo rinnovato e tonda
sboccia l’aurora dalle dita
rosate e scivolano ridendo
i momenti che fanno ogni
minuto e che mai potremo
contare. La rosa sboccia
anche quando non la
guardiamo.
Non ho fatto nulla per tutta la mattina, se non guardare
i germogli sui rami, le rose che sbocciano nei vasi al sole protetti dalla
serra. Ho ascoltato qualche uccellino, ho ascoltato il vento con gli occhi
chiusi.
Poi era già mezzogiorno e prima di tornare a casa, ecco
che è arrivata la seconda poesia.
L’ora
meridiana
Il tempo è in piedi accanto
a noi, dritto anche se stanco,
curioso di andare e cambiare.
Lo lascio in fondo al
giardino, ma inesorabile
mi segue e cerca risposte.
Ogni giorno ha un sapore
diverso, oggi sono gli aceri
e le querce a seminare profumi,
non tornerai uguale mio
giorno perduto e sarai solo
un ricordo che non ho smarrito.
Dalla terra ai piedi delle Montagne della Nebbia sono
tornata nella mia città di silenzio e confusione. I negozi sono gli occhi
ciechi dei palazzi, oggi è San Giuseppe ed è la Festa del Papà, e ci sono file
davanti alle pasticcerie per comprare le zeppole. Ci sono file anche dai
fioristi e mi fermo a guardare e compro una piantina di piccole rose color
rosa. Cammino con la spesa e le rose appese al braccio e mi fermo a guardare il
cielo e passo nella piazza a salutare le torri e i ragazzini gelsomini e l’albero
bellissimo che cattura le voci dei passanti e poi me le fa riascoltare.
Ora è buio, tutto buio, ma non negli occhi, perché la
notte è appena iniziata.
Notturno
Nessuno ti aprirà notte,
nessuno conosce la chiave
per entrare in quello spazio
ricolmo di oscurità dove il tuo
sguardo è un arcipelago e tue
sono tutte le preghiere. Porta
le intenzioni, ma non i rimpianti.
Dai fiducia ai signori del sonno
e chiama i sogni con il loro vero
nome, la lingua arriverà da sola
e tu saprai come rispondere.
Oggi è venerdì 19 marzo 2021, il secondo anno senza
Carnevale. Mattutino, L’ora meridiana e Notturno, li ho scritti per questa
Cronaca 376 dove la poesia sboccia come fanno tutte le rose.
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