Ferragosto,
una festività sia laica che religiosa, la feriae
Augusti dell’imperatore Ottaviano Augusto e l’Assunzione in cielo di Maria.
Festa del solleone, del colmo dell’estate, oggi il clima è stato consono alla
tradizione, caldo e soleggiato. Potrei fare una delle mie solite liste dei
giorni di Ferragosto passati che hanno tutti in comune abbondanti pranzi in
campagna, in riva al lago o in riva al mare in compagnia durante l’infanzia con
i familiari e poi anche con amiche e amici. L’importante era ed è festeggiare,
come si fa a Natale quando festeggiamo non solo la Natività, ma anche il fatto
di essere nel cuore dell’inverno, vivi e al riparo, in compagnia dei nostri
cari.
Se
devo scegliere un simbolo per questa giornata non ho dubbi: l’anguria è la
regina del Ferragosto e anche oggi la tradizione è confermata. Angurie tonde a
strisce verde chiaro e angurie lunghe e pesantissime, tutte al fresco nella
fontana insieme alle bottiglie di un vinello rosato da bere in quantità
moderata. Non poteva mancare la pasta al forno, preparata questa mattina molto
presto, quando accendere il forno era ancora possibile. La pasta al forno che
ho imparato a fare in famiglia è fatta più con i tortiglioni che con le lasagne,
il ragù è alternato a strati di prosciutto cotto, mozzarella e uova sode. A volta
c’è anche la mortadella e una spolverata di parmigiano in superficie per fare
la crosticina. In ordine sparso friselle condite con aglio, olio e origano,
pomodori ben maturi con mozzarella e basilico, prosciutto crudo con melone, vitello
tonnato, grigliata mista di carne o di pesce, zucchine fritte condite con aceto
e menta, peperonata tiepida, fiori di zucca in pastella e fritti, riso, patate
e cozze al forno, insalata di mare, impepata di cozze, torta salata con
zucchine e ricotta, peperoni ripieni di riso o di carne o tutt’e due, per
finire macedonia di frutta, crostata alla frutta e anguria come se non ci fosse
un domani. Quest’anno la tavola era apparecchiata in giardino, all’ombra dei grandi
fichi. Le api ronzavano nei cespugli di lavanda, una piacevole brezza ci ha
accompagnato sino alla fine del pasto. Poi abbiamo continuato a chiacchierare,
abbiamo giocato a carte – scala 40 e briscola, qualcuno è andato a fare la
siesta, qualcuno è andato al mare. E qualcuno ha avuto anche il coraggio di
fare merenda. È bello in certi giorni non avere niente di importante da dire, perché
la vita è anche questa gioia di un giorno semplice e pieno di sapori e di
profumi. Spero che abbiate passato tutti una bella giornata, qui si continua a
giocare a carte in giardino e tra poco imbandiremo la tavola con gli avanzi del
pranzo. Poi a mezzanotte ci saranno i fuochi d’artificio.
Buon Ferragosto del secondo anno senza Carnevale in compagnia di questa Cronaca 525 e delle sua corte di angurie.
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