Una giornata lunga di molte parole e di altrettanti
silenzi, di scritture rimandate sino al limite estremo di questa giornata.
Gennaio,
notte
Ho ascoltato tutti i silenzi che
la città mi ha dato, strada dopo
strada. Li ho ascoltati tutti e riposti
nel cesto della lana, accanto ai
gatti e al camino. Nell’ora estrema posso
filare e intrecciare, così che di ogni
silenzio vedremo l’ombra e cercheremo
la parola precisa che gli corrisponde.
Buonanotte amore, ovunque tu sia
so che mi stai ascoltando e che il buio
è solo inchiostro che ancora non è
parola.
Poche parole con molto silenzio intorno, ecco forse per oggi, giovedì 28 gennaio del secondo anno senza Carnevale ci sono riuscita con questa poesia inedita e scritta per la Cronaca 326.
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